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Inquinamento, impotenza e infertilità
Nell'ultimo ventennio si è verificato un notevole incremento dell'infertilità, a causa di vari nuovi fattori, presenti sia in Italia che nel resto del mondo
Gli spermatozoi non solo sono diminuiti di numero, ma posseggono sempre meno capacità fecondante, appaiono in un certo senso più “deboli” rispetto al passato, dotati di minore mobilità e con possibilità inferiori di arrivare a fecondare l’ovulo. Per tale motivo vengono classificati di qualità “mediocre”.L’inquinamento, dunque, sembra essere il male del secolo, o quantomeno sicuramente uno dei suoi mali peggiori.
Oltre ad essere portatore di malattie respiratorie e tumori, si rende responsabile anche di un considerevole aumento di infertilità. Tumori e fertilità, fra l’altro, sono in alcuni casi correlati, in quanto è stato stabilito che negli ultimi venti anni il cancro ai testicoli pare essere addirittura raddoppiato, con un rischio fondato di sterilità diffusa per il futuro.Com’è facile immaginare, le persone più soggette ai danni derivanti dall’inquinamento ambientale sono quelle che vivono in città, in particolare nelle grandi metropoli, senza dubbio maggiormente esposte ad agenti nocivi e inquinanti rispetto a chi vive in campagna o località molto periferiche.
Esiste una preoccupazione seria e fondata per il futuro riproduttivo e sessuale delle nuove generazioni ed alcune considerazioni andrebbero fatte anche sull’assenza di “comunicazione” presente fra le coppie (o gli individui) che soffrono di problemi di fertilità e gli specialisti nel settore. Chi è affetto da questo problema, infatti, spesso vive questo disagio in solitudine, senza parlarne con nessuno o chiedere consigli ad un esperto. Tale forma di “segretezza” riguardo all’argomento dovrebbe essere evitata, al fine di cercare strade e alternative utili per risolvere questo gravoso problema.
Articolo a cura di Psicologi-Italia.it